Impianto idrico di cantiere
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La necessità fisiologica di approvvigionamento si suddivide in base agli usi che dovrà andare a soddisfare l’impianto idrico di cantiere, siano essi di natura operativa o legati al mantenimento dei requisiti minimi per i lavoratori.

CARATTERISTICHE GENERALI

Riassumendo le destinazioni dell’impianto idrico di cantiere sono dedicate a:

Mentre per le lavorazioni, la qualità dell’acqua fornita deve rispecchiare requisiti chimico fisici in modo da non alterare il comportamento di alcuni materiali (es. assenza Sali – torbidità massima 1-2 g/l, eccezionalmente 2-5 g/l) la fornitura di acqua ai lavoratori deve prevedere il rispetto degli standard di potabilità, se non derivante direttamente dalle condutture Pubbliche. In alternativa il Datore di Lavoro dovrà garantire che vi sia adeguata fornitura per consumo giornaliero pro capite (circa 80-100 lt./operatore).

Nel caso in cui l’acqua provenga da Pozzi dovrà essere rinvenuta la documentazione attestante il grado di potabilità o in alternativa saranno effettuate delle campionature e relative analisi che possano stabilire il possibile utilizzo (umano-lavorazioni).

Per la progettazione del cantiere possono essere indicati il punto di allaccio alla fornitura (sia essa pubblica o tramite pozzo) che dovrà essere dotato di sistema di intercettazione regolarmente attivo, in modo da poterne fare uso nel caso di malfunzionamento o altro incidente.

CARATTERISTICHE SPECIFICHE

L’impianto idrico di cantiere dovrà essere posizionato nel rispetto delle distanze minime di sicurezza verso reti elettriche o apparecchi elettrici e separata in base all’uso, evitando così contaminazioni del punto di adduzione che potrebbero verificarsi dall’utilizzo contemporaneo di consumo umano e per lavorazioni.

Nel caso in cui vi sia presenza di box o sistemi prefabbricati utilizzati come servizi igienici di cantiere e locali docce è consigliabile la previsione di un sistema di accumulo che possa consentire la corretta gestione del sistema con fornitura in egual misura agli operatori.

La valutazione del sistema di fornitura idrica non può che comportare l’analisi in sede progettuale delle eventuali problematiche inerenti i reflui che possono essere generati.

In base alle lavorazioni può verificarsi la contaminazione delle acque meteoriche che dovranno quindi essere captate verso un sistema di accumulo e trattate come previsto dalla normativa specifica.

Il compito del Coordinatore non si riduce quindi solamente alla previsione delle forniture necessarie ma anche ad una valutazione delle lavorazioni che possano comportare problematiche indirette di tipo ambientale, dovendosi quindi confrontare eventualmente anche con la normativa di riferimento nazionale e regionale in materia.

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F.to Redazione Tecnica