La sindrome da sospensione inerte o ““Harness Hamg Syndrome o Suspension Trauma” può colpire i soggetti che operano su fune, a prescindere dal loro effettivo ed antecedente stato di salute e dalla tipologia di imbracatura utilizzata (full body o torace o “la vita”).
LE DINAMICHE
La sindrome da sospensione inerte si può manifestare anche solo dopo pochi minuti dall’effettivo incidente, con effetti visibili quali la perdita di conoscenza dell’incidentato ed il successivo arresto respiratorio, originata dalla sospensione e immobilità del corpo del soggetto imbracato, che determina il “sequestro” del sangue agli arti inferiori con mancato ritorno al cuore per abolizione della “pompa muscolare” e possibile effetto di compressione dei cosciali. In alternativa la perdita di conoscenza può essere determinata anche da un trauma accidentale in fase di caduta e/o da un trauma occorso a seguito di caduta di materiale dall’alto sul soggetto sospeso.
https://youtu.be/dEt3E74STV8
sindrome da sospensione inerte CADUTA E SUOI EFFETTI
Il trauma accidentale in fase di caduta deriva dal cosiddetto effetto pendolo il cui rischio deve essere analizzato anche in fase progettuale per le Regioni/Province Autonome ove è attualmente in vigore l’obbligo normativo di installazione di sistemi anticaduta per opere in copertura.
La caduta infatti può determinarsi con due tipologie aventi gradi di rischio ben diversi e può essere prevista/ consapevole oppure imprevista; per il primo caso il soggetto ha la possibilità seppur per un tempo infinitesimale, di rendersi conto prima dell’immediata conseguenza, riuscendo così a cercare di evitare movimenti scoordinati, diminuendo in modo consistente la possibilità di lesioni gravi. Per la caduta imprevista non vi è possibilità di reagire in via preliminare e la stessa quindi può comportare un alto rischio lesivo.
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Il soggetto incidentato, comunque in assenza di traumi evidenti dovuti alla caduta a prescindere che essa possa essere stata “prevista” o “imprevista”, può manifestare sintomi di allarme quali: sudorazioni, vertigini, oppressione toracica, nausea, malessere generale, ecc. veri e propri allert che porteranno nell’arco di alcuni minuti allo stato di shock del soggetto ed alla successiva perdita di conoscenza fino all’ischemia celebrale a distanza di qualche minuto.
Lo sviluppo della sindrome da sospensione inerte in un tempo così limitato e l’esito mortale della stessa rende necessario l’immediato monitoraggio del soggetto contestualmente alla chiamata dei numeri di emergenza.
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