Ripresa dei cantieri CNI: si scaldano i motori per un’imminente riapertura cantieri e in attesa dei dettagli sulla fase 2 il Consiglio Nazionale Ingegneri CNI esprime alcune proposte per la sicurezza dei cantieri. Vediamo nel dettaglio quali sono le proposte del CNI:
La base di partenza resta il documento siglato dal Governo il 14 marzo 2020 denominato “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, attraverso il quale sono state fornite le indicazioni operative.
In tale ambito, il CNI ritiene corretto l’approccio previsto per i cantieri dove è presente il Coordinatore Sicurezza in fase di Esecuzione, a cui è richiesto di predisporre e fare applicare un Piano di Sicurezza e Coordinamento integrativo finalizzato a definire le misure da adottare con i relativi costi.
Per tali motivi, ai fini di una efficace, rapida e sicura ripartenza delle aziende e dei cantieri, il CNI propone il seguente schema d’azione:
- Ogni attività produttiva dovrà predisporre un Piano di Sicurezza Anticontagio (PSA) in cui definire qualitativamente e quantitativamente le misure da adottare.
- L’estensore del PSA sarà un Tecnico Abilitato ad espletare il ruolo di Coordinatore della Sicurezza secondo l’attuale schema normativo definito nel D.Lgs. 81/2008 artt. 91-92 Titolo IV.
- La verifica del corretto adempimento dei contenuti del PSA sarà di competenza del Coordinatore della Sicurezza in stretto coordinamento con il Comitato di Crisi.
- Il PSA dovrà essere pensato come un documento dinamico e scalabile in grado di recepire tempestivamente le previsioni del comitato tecnico scientifico o della task force covid-19.
- La quantificazione dei costi delle misure anticontagio sarà riportata nel PSA in riferimento a listini ufficiali ovvero a preventivi forniti dal Datore di Lavoro.
Gli ingegneri italiani sono certi che proprio nei momenti di congiuntura sanitaria, economica e sociale come quelli che stiamo vivendo, oltre che per scongiurare il rischio di un “contagio di ritorno”, sia necessario affidare a professionisti responsabili e qualificati l’onere di garantire il puntuale rispetto dei protocolli anticontagio per aziende e cantieri, per il tempo necessario a decretare il termine dell’emergenza.
Fonte: Fondazione CNI Ufficio stampa
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