Il parapetto provvisorio rappresenta uno dei dispositivi più comuni per la protezione temporanea dei bordi di copertura o di parti aperte della copertura dalle quali è possibile cadere da altezza superiore a 200 cm rispetto un piano stabile (vani scale, porzioni non portanti della copertura, lucernari, cavedi, passerelle, ecc.).
Protezione temporanea dei bordi con i DPC
Il parapetto è un dispositivo di protezione collettiva avente la funzione di impedire la caduta dall’alto del lavoratore e di materiali, utensili, attrezzature di lavoro. Adatto alla protezione di aree di transito e lavoro, manutenzioni che utilizzano materiali, utensili o attrezzature che per caratteristiche, modalità di impiego o alimentazione, sono a loro volta motivo di esposizione a rischio.
I dispositivi possono essere impiegati esclusivamente secondo le modalità di montaggio e utilizzo previsti dal costruttore e in tal senso certificati.
Composto da montanti fissabili a parti sporgenti della copertura e traversi da inserire in appositi alloggiamenti. Esistono in commercio sistemi più complessi che possono essere applicati a falde inclinate e montati su elementi fissati in fase di realizzazione della copertura e in dotazione dell’immobile.
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Costituito da materiale rigido e resistente, deve avere le seguenti caratteristiche:
- consistenza rapportata alle sollecitazioni d’impiego e derivanti dalla pendenza della copertura;
- altezza utile non inferiore a 100 cm;
- almeno due correnti orizzontali, uno superiore ed uno intermedio (posto a metà altezza tra pavimento e corrente superiore);
- deve resistere nel suo insieme e in ogni sua parte al massimo sforzo cui può essere sottoposto, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua funzione;
- una fascia continua poggiante sul piano di calpestio di altezza non inferiore a 15 cm;
- sistemi di fissaggio per soletta sporgente;
- sistemi di fissaggio per cordolo sporgente verticale (blocco a ganascia fissa o regolabile);
- fissaggio a piastra verticale o inclinata (per blocco alla parete perimetrale o alla soletta della copertura);
- per coperture di forte pendenza (superiore a 50°) il parapetto deve essere pieno e di altezza superiore a 100 cm (altezza rapportata all’inclinazione della falda).
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Protezione temporanea dei bordi - UNI EN 13374
La norma UNI EN 13374 mette in relazione la pendenza e distanza di caduta per indicare le caratteristiche di resistenza dei parapetti temporanei utilizzabili per certi lavori in copertura laddove non sia possibile utilizzare dispositivi permanenti.
I parapetti in relazione alle pendenze e all’altezza di caduta vengono suddivisi in classi che identificano anche le caratteristiche di resistenza:
- A Resiste solo a carichi statici (non si possono utilizzare quando la copertura supera i 10°); deve resistere ad una persona che si appoggia, oppure essere in grado di fermare una persona che sta camminando;
- B Resiste a forze dinamiche di debole intensità, può fermare la caduta di una persona lungo una copertura di pendenza massima 30°; è ammesso l’uso per pendenze tra 30° e 45°, qualora l’altezza della caduta sia contenuta in 2 m;
- C Resiste a forze dinamiche di elevata intensità, può fermare la caduta di una persona lungo una copertura di pendenza massima 45°; è ammesso l’uso per pendenze tra 45° e 60°, qualora l’altezza della caduta sia contenuta in 5 m.
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F.to Redazione Tecnica