luoghi conduttori ristretti
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Si definiscono luoghi conduttori ristretti quando si presentano delimitati da superfici metalliche o conduttrici, e con dimensioni tali da limitare il movimento dell’operatore e da provocare un provabile contatto con ampie parti del corpo, diverse da mani e piedi.

Sono luoghi conduttori ristretti, ad esempio, cisterne e cunicoli metallici o umidi, scavi ristretti nel terreno. Il concetto è estensibile anche a quelle circostanze lavorative in cui l’operatore è a stretto contatto, su larga parte del corpo, con superfici conduttrici, come ad esempio il caso di chi lavora con la cintura di sicurezza su di un traliccio metallico. Gli apparecchi elettrici portatili utilizzati nei luoghi conduttori ristretti devono essere:

  1. alimentati a bassissima tensione elettrica (SELV);
  2. protetti per separazione elettrica cioè un apparecchio deve essere collegato ad un trasformatore di isolamento.

Un circuito SELV cioè a bassissima tensione di sicurezza deve avere le seguenti peculiarità:

  • tensione ≤ 50 V in alternata;
  • è alimentato da un trasformatore di sicurezza o da altra sorgente di sicurezza equivalente come un a batteria di accumulatori;
  • non ha alcun punto collegato a terra;
  • è separato da altri circuiti.

La separazione elettrica consiste nel mantenere separato il circuito da qualsiasi altro circuito e da terra. Pertanto il collegamento alla rete di alimentazione deve avvenire attraverso un trasformatore d’isolamento conforme alla norma CEI 96-15 e s.m.i.

In alternativa si può alimentare il circuito separato mediante un piccolo gruppo elettrogeno, con il sistema elettrico isolato da terra. Il trasformatore d’isolamento o il gruppo elettrogeno possono alimentare un solo apparecchio utilizzatore a meno che il trasformatore di isolamento non abbia gli avvolgimenti secondari distinti.

Per quanto riguarda le lampade portatili utilizzate nei luoghi conduttori ristretti è ammessa unicamente la bassissima tensione di sicurezza (SELV) ottenibile mediante l’utilizzo di un trasformatore di sicurezza 230/24 V oppure con sorgente autonoma, ad esempio una batteria di accumulatori.

Bibliografia: CPT Siracusa

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