La malattia da Covid è infortunio sul lavoro?. Questo tema, tento importante quanto, ad oggi, controverso è già al centro dell'interesse sia dei Datori di Lavoro ma anche di tutti gli addetti ai lavori interessati dalla filiera di sicurezza aziendale. Presentiamo sotto la risposta del Ministero del Lavoro che, tramite il sotto-segretario Piazza, affronta il quesito a risposta immediata,proposto dalla Deputata Chiara GRIBAUDO nella Commissione Permanente XI (Lavoro pubblico e privato).
L'interrogazione è volta a sollecitare il Governo verso "opportuni provvedimenti chiarificatori della portata dell’articolo 42, comma 2, del decreto-legge cosiddetto « Cura Italia », che detta la disciplina relativa all’accertamento del contagio da COVID-19 a danno dei lavoratori, ai fini della liquidazione dei benefici da parte dell’INAIL."
https://youtu.be/pMYEohdeItA
La malattia da Covid è infortunio sul lavoro? - RISPOSTA
Con il presente atto parlamentare, l’Onorevole interrogante richiama l’attenzione sulla presunta scarsa chiarezza dell’articolo 42 del decreto-legge 18 del 2020 in ordine all’equiparazione della malattia da Coronavirus all’infortunio sul lavoro ai fini della tutela INAIL.
In via preliminare va precisato che, la disposizione contenuta nell’articolo 42, secondo comma del decreto-legge «Cura Italia» ha, anzitutto, una portata chiarificatrice finalizzata ad indirizzare, in un momento delicato, caratterizzato dall’emergenza nazionale, l’azione dei medici certificatori e dei datori di lavoro, con lo scopo di erogare velocemente le prestazioni agli infortunati vittime del contagio, evitando disguidi e sovrapposizioni di competenze.
Nel merito, si evidenzia che l’articolo 42 citato, non modifica, anzi conferma, anche per i contagi da nuovo coronavirus, i principi generali applicati per il riconoscimento delle prestazioni a favore di tutti i lavoratori in caso di infortunio, ciò al fine di evitare ogni possibile discriminazione.
Infatti, secondo i principi che regolano l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e, quindi, l’indirizzo vigente in materia di trattazione dei casi di malattie infettive e parassitarie, l’INAIL tutela tali affezioni morbose inquadrandole, per l’aspetto assicurativo, nella categoria degli infortuni sul lavoro, attraverso una equiparazione della causa virulenta a quella violenta.
https://www.cantierepro.com/shop/le-responsabilita-in-cantiere-per-la-giurisprudenza-il-cantiere-edile-le-figure-coinvolte-bonamassa
I contagi da Coronavirus non fanno eccezione a tale regola e sono, pertanto, da ricondurre, a tutti gli effetti, nell’ambito degli infortuni sul lavoro e ciò sulla base di un consolidato orientamento dell’istituto, della scienza medico-legale, nonché della giurisprudenza.
La disposizione in esame, riafferma da un lato il consolidato indirizzo giurisprudenziale e chiarisce che la tutela assicurativa INAIL, spettante nei casi di contrazione di malattie infettive e parassitarie negli ambienti di lavoro e/o nell’esercizio delle attività lavorative, opera anche nei casi di infezione da nuovo coronavirus.
Per quanto riguarda la verifica che l’infezione da coronavirus sia avvenuta effettivamente sul luogo di lavoro, si fa presente che tale circostanza viene ricostruita dall’INAIL attraverso un accertamento medico-legale che consente comunque di utilizzare un onere probatorio semplificato.
Peraltro escludere i casi di contagio da nuovo coronavirus in occasione di lavoro dall’ambito della tutela INAIL, significherebbe di fatto non garantire in una fattispecie di tale gravità l’ordinaria tutela prevista dall’ordinamento.
SEI GIÀ REGISTRATO?
ENTRA CON LE TUE CREDENZIALI
SEI GIÀ REGISTRATO MA NON RICORDI LA PASSWORD?
RECUPERA PASSWORD
NON SEI REGISTRATO?
CREA IL TUO ACCOUNT
©CANTIEREPRO.COM TUTTI I DIRITTI RISERVATI. RIPRODUZIONE CONSENTITA PREVIA AUTORIZZAZIONE DELLA REDAZIONE
F.to Redazione Tecnica