La reazione a una situazione di emergenza che si sviluppa a seguito di un infortunio, risente per ovvi motivi di molti fattori a partire dal carattere della persona chiamata ad "assistere" l'infortunato. Le procedure che ogni azienda stabilisce in base a vari criteri e fattori si tramutano in percorsi che hanno come fine ultimo quello di informare e formare correttamente i lavoratori affinchè gli stessi in una situazione si stress possano procedere con il giusto livello di consapevolezza, senza farsi prendere la mano da azioni che potrebbero rivelarsi fatali in primis per l'infortunato.
https://youtu.be/Zrzcak9YCJA
Sapere dunque cosa fare ma soprattutto cosa non fare, rende il soccorritore consapevole dei limiti entro cui il suo intervento deve permanere, onde evitare conseguenze anche per se stesso, originate da manovre o iniziative sbagliate o una prudenziale inattività limitandosi alla semplice chiamata dei soccorsi.
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Come pone in evidenza la pubblicazione INAIL disponibile nell'area download dell'articolo, il collega soccorritore può, anzi deve, agire nei casi di infortunio in cui si renda necessaria la prima messa in sicurezza del lavoratore infortunato. La pubblicazione tratta traumi e infortuni tra i più comuni nei luoghi di lavoro:
- mancanza di respiro e di attività cardiaca;
- trauma cranico e lesioni alla colonna vertebrale;
- infarto cardiaco;
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F.to Redazione Tecnica