Il dispositivo anticaduta retrattile deve essere resistente nel suo insieme e in ogni sua parte al massimo sforzo cui può essere assoggettato, secondo le prove di resistenza statica e dinamica, in particolare bisogna sempre assicurare che il cordino retrattile, sottoposto a sollecitazioni d’utilizzo, non si strappi e non si rompa.
E' un DPI utilizzabile in tutti quei casi in cui pur essendo già state adottate tutte le possibili misure tecniche di prevenzione, anche di protezione collettiva, o nell’impossibilità tecnica di adottare DPC, permane un rischio residuo di caduta dall’alto, in combinazione con imbracature.
IMPIEGO
Si rende necessario in quelle particolari fasi lavorative in cui l’operatore è esposto al rischio di caduta dall’alto della copertura o di parti di essa aperte sul vuoto dalle quali è possibile cadere da altezza superiore a 200 cm rispetto a un piano stabile (vani scale, porzioni non portanti della copertura, lucernari, cavedi, passerelle, ecc.). Può essere impiegato sia in verticale che in orizzontale e/o piano inclinato. Garantisce all’operatore una maggiore libertà di movimento rispetto all’utilizzo di sistemi con cordini di tipo fisso.
Si tratta di un dispositivo anticaduta a lunghezza variabile di collegamento tra un punto fisso e l’imbracatura ed è caratterizzato da una funzione autobloccante e sistema automatico di tensione e di ritorno del cordino; si usa in combinazione con altri componenti al fine di costituire un sistema di arresto cadute.
Sia il dispositivo retrattile che il cordino sono sprovvisti di assorbitore di energia non possono essere utilizzati a tale scopo ma solo come collegamento. Tale componente è sempre collegato al sistema di trattenuta che nel suo complesso ha il compito di sostenere il corpo dell’operatore e di tenerlo durante la caduta e dopo l’arresto della caduta stessa.
Modificano automaticamente la lunghezza del cordino di collegamento e bloccano ogni movimento che superi: 1,5 m/sec. e sono generalmente dotati di un sistema di dissipazione dell’energia costituito da una frizione interna che agisce sul cavo in modo da consentire una forza frenante inferiore a 6 Kn.
UTILIZZO
Prestazioni dinamiche: la distanza di arresto non deve essere maggiore di 2 m. Devono essere riportate le condizioni specifiche di utilizzo del dispositivo anticaduta retrattile, per esempio verticale, orizzontale o inclinato.
Vantaggi: consentono grande mobilità senza necessitare di operazioni di regolazione.
Svantaggi: non bloccano un lento scivolamento verso il basso, arrestando l’operatore solo nel momento in cui cade nel vuoto, oltre il bordo della copertura.
Hanno in taluni casi un peso maggiore di 6 kg e possono non essere tollerati da taluni dispositivi flessibili.
Necessitano di una valutazione attenta sulle caratteristiche del piano di camminamento e dell’ubicazione dell’ancoraggio, al fine di evitare l’effetto pendolo.
https://youtu.be/n6mJWbxgJWg
Dispositivo anticaduta retrattile - CARATTETISTICHE
Ogni dispositivo anticaduta retrattile deve essere realizzato nel rispetto dei criteri di ergonomicità e funzionalità per l’utilizzatore.
Deve essere costituito da materiale resistente: le cinghie, le corde e i cucirini devono essere in fibra continua
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F.to Redazione Tecnica