Datore di Lavoro e lavoratore autonomo: la Suprema Corte si esprime nel caso di un collaboratore qualificato di un sub-appaltatore e gli obblighi in capo a quest’ultimo; qual è il confine del nesso causale che può comportare o meno la pena verso un Datore di Lavoro. Questi i temi principali affrontati nella nuova sentenza 11711/2017 (Sez. IV) della Cassazione.
FATTO
Durante lavori di realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti (affidati ad una ATI) la Ditta C. aveva ricevuto come sub-appalto le opere di fornitura e posa di infissi industriali e per tale operatività si era avvalsa della collaborazione del lavoratore autonomo CI.G. concedendogli l’uso di un trabattello necessario per il completamento del lavoro.
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Lo stesso lavoratore autonomo durante lo stazionamento sull’ultimo piano del trabattello (unitamente ad altro dipendente della Ditta C.), precipitava a terra riportando lesioni gravissime e successivo decesso.
La caduta avveniva a causa del mancato utilizzo di DPI necessari a evitare l’infortunio mortale originato da uno sbilanciamento dell’operatore causato dall’urto del trabattello con bobcat in transito in prossimità di quest’ultimo (la posizione del guidatore del bobcat è stata giudicata in modo separato con rito ex art. 444 c.p.p.).
Gli imputati (Titolari) della Ditta C. sub-appaltatrice, che si era avvalsa della collaborazione del lavoratore
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