CORRENTE ELETTRICA
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Il passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano può produrre effetti fisiopatologici riconducibili principalmente: a disfunzione di organi vitali (cuore, sistema nervoso) e ad alterazione dei tessuti per ustione.

CONSEGUENZE DEL PASSAGGIO DI CORRENTE ELETTRICA

  • tetanizzazione: si contraggono i muscoli interessati al passaggio della corrente e risulta difficile staccarsi dalla parte in tensione (contrazione spasmodica dei muscoli);
  • arresto della respirazione: si determina la paralisi dei centri nervosi che controllano la respirazione (il soggetto colpito muore di asfissia);
  • fibrillazione ventricolare: risulta l’effetto più pericoloso ed è dovuto alla sovrapposizione delle correnti provenienti dall’esterno con quelle fisiologiche che, generando contrazioni scoordinate del muscolo cardiaco, può portare fino all’arresto cardiaco;
  • ustioni: sono prodotte dal calore che si sviluppa per effetto joule dalla corrente elettrica che fluisce attraverso il corpo. Normalmente le ustioni si concentrano nel punto di ingresso e in quello di uscita della corrente dal corpo in quanto la pelle è la parte che offre maggiore resistenza.

LA FIBRILLAZIONE

La probabilità di innescare la fibrillazione è legata a numerosi parametri quali:

  • percorso della corrente nel corpo, come indicato nella tabella seguente, dove il fattore 1,5 (corrispondente al percorso torace – mano sinistra) è il caso peggiore; dalla norma CEI 64-18:
  • superficie di contatto con la parte in tensione;
  • pressione di contatto con la parte in tensione;
  • tensione di contatto (tipicamente 230V);
  • contatto con il terreno (ad esempio: il terreno bagnato/erboso è più pericoloso del terreno asciutto/asfaltato, inoltre le calzature isolanti sono più sicure rispetto a quelle in cuoio);
  • contatto simultaneo con una parte in tensione e un’altra collegata a terra;
  • resistenza interna del corpo (dato soggettivo di ciascun individuo).

CORRENTE ELETTRICA E CANTIERI

Nei cantieri edili, in particolare, a causa della presenza di terreno bagnato e di severe sollecitazioni meccaniche di apparecchi e condutture, sono particolarmente pericolosi i contatti diretti (per esempio: contatto con parti in tensione di cavi o apparecchi elettrici danneggiati). Nei cantieri edili, oltre al contatto della persona con parti in tensione, è presente anche il rischio di contatto
di macchine, tipo gru, autogru, pompe per cemento ecc. con le linee elettriche aeree esterne.

Analogamente è presente anche il rischio di contatto di macchine, tipo escavatori, con le linee elettriche interrate. Adeguate barriere isolanti o protezioni meccaniche delle linee talvolta possono essere utili, ma solo l’informazione e l’attenzione degli operatori possono prevenire tali incidenti in modo esaustivo. Oltre al passaggio di corrente nel corpo gli impianti elettrici possono anche causare altri eventi che sono pericolosi per l’incolumità delle persone:

  • Ustioni per surriscaldamenti di parti elettriche o per innesco di materiali infiammabili e/o esplosivi;
  • Ustioni/lesioni per malfunzionamenti di interruttori inidonei a interrompere l’arco elettrico che si produce nei corto-circuiti.

Inoltre, a causa dei fulmini possono prodursi delle sovratensioni sugli impianti elettrici che possono danneggiare i componenti dell’impianto elettrico e provocare guasti a massa di apparecchi; sempre a causa dei fulmini possono manifestarsi tensioni pericolose tra terreno e parti metalliche a contatto delle persone (tensioni di contatto) e anche tensioni pericolose tra i due piedi (tensioni di passo).

Un ulteriore rischio nell’utilizzo dell’energia elettrica nel cantiere è legato al fatto che l’energia elettrica può anche venire a mancare per cause esterne al cantiere, pertanto è necessario valutare anche questo rischio (ad esempio: lavori in sotterraneo, in galleria, carichi sospesi particolarmente pericolosi); in questi casi si deve ricorrere all’utilizzo di un gruppo elettrogeno come alimentazione dei servizi di sicurezza.

Bibliografia: ImpresaSicura

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