Le prese a spina utilizzate in cantiere devono essere in grado di resistere alle condizioni di impiego che si possono verificare durante l’uso in cantiere, e quindi devono essere adeguatamente protette contro gli effetti dannosi dell’acqua ed avere adeguata resistenza meccanica.
Le prese a spina di tipo mobile, cosiddette volanti, devono essere ad uso industriale, conformi alla norma CEI 23-12/1. È importante che il cavo in ingresso alla spina o presa sia ben stretto dal pressacavo al fine di evitare il distacco dei conduttori dai morsetti, a causa delle sollecitazioni a trazione a cui può essere soggetta la linea. Quanto sopra descritto è spesso causa d’incidenti anche mortali: ad esempio quando il conduttore di protezione giallo/verde si distacca dal morsetto e va in contatto con il conduttore di fase. Se il cavo alimenta una betoniera come nella figura, la stessa non è più collegata a terra ed assume la tensione.
Sempre per le prese a spina volanti che possono essere soggette a getti d’acqua o trovarsi accidentalmente in pozze d’acqua è necessario adottare un grado di protezione IP67. Le prese a spina per uso domestico o similare (anche tipo SCHUKO) non sono adatte per essere utilizzate nei cantieri perché non hanno l’adeguato grado di protezione, a meno delle seguenti specifiche:
1) per uso temporaneo e cioè per alimentare utensili portatili solo in ambienti in assenza di polvere e di acqua come nel caso di lavori di finitura interni in cantieri in fase di completamento,
2) per uso temporaneo e per collegamento attraverso idoneo adattatore, all’interno di quadri di cantiere che lavorano a porta chiusa e garantiscono adeguata protezione da urti e acqua; ciò per poter consentire l’utilizzo di utensili portatili con prese indissolubili dal cavo spesso in dotazione ad artigiani che vengono a svolgere piccole lavorazioni all’interno del cantiere.
L’adattatore che permette l’inserimento della spina di uso domestico nella presa industriale deve riportare la scritta “SOLO PER USO TEMPORANEO” (CEI 23-64). Le prese fisse istallate all’interno dei quadri devono avere un grado di protezione minimo pari a IP44 e devono essere protette contro le sovracorrenti da un interruttore magnetotermico (o da fusibile) di corrente nominale non superiore alla corrente nominale delle prese stesse.
Inoltre le prese a spina fino a 32 A devono essere protette contro i contatti indiretti da un interruttore differenziale con Idn non inferiore a 30 mA. L’interblocco tra presa a spina ed interruttore evita pericoli per l’operatore che inserisca la spina in condizioni di corto circuito a valle della spina stessa. Esso consente l’inserimento od il disinnesto della spina solo ad alimentazione interdetta. La colorazione delle prese a spina di tipo industriale consente una immediata identificazione della tensione nominale: viola per tensioni nominali da 20 a 25 v, blu per tensioni nominali da 220 a 250 v, rosso per tensioni nominali da 380 a 480 v.
Gli avvolgicavo di tipo industriale devono essere conformi alla norma CEI EN 61316 e sono dotati di una o più prese a spina anch’esse di tipo industriale. Devono essere protetti contro il surriscaldamento mediante protettore termico di corrente incorporato. Il cavo deve essere del tipo H07RN-F e la presa a spina deve essere IP67. La targhetta deve indicare nome del costruttore, tipo, sezione e lunghezza del cavo, potenza massima con cavo avvolto e completamente svolto e tensione nominale.
F.to Redazione Tecnica
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