Con la sentenza Sez. 4, 29 aprile 2015, n. 18040 i Giudici di Cassazione, esaminando il ricorso proposto da un CSE che si era visto condannare per aver cagionato colposamente l’infortunio mortale di un dipendente. Questi era caduto dall’altezza di sei metri, tornano nuovamente a confermare e ribadire la rilevanza dell’attività di vigilanza e sorveglianza del coordinatore per la sicurezza in cantiere.
origine dell'infortunio
Nello specifico l’infortunio mortale, per il quale il CSE era stato condannato, si verificava a causa della rottura dei pannelli di legno, inidonei a sostenere i carichi con le quali era stata realizzato il piano di lavoro aggiuntivo dell’opera provvisionale in impalcato prospiciente l’immobile su cui lo stesso stazionava.
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