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Analizziamo la sentenza 1683/2020 Sez IV  in cui viene affrontato il ricorso in Cassazione di un Preposto a seguito di un infortunio originato da una prassi contra legem. In quale modo deve procedere il Preposto a tutela e testimonianza del suo corretto agire in base a quanto prevede la normativa?

https://youtu.be/Ee7EqIHMQmU

IL FATTO

La Corte di Appello di Brescia confermava la sentenza di Primo Grado in cui venivano condannati CE e BG nelle loro qualità di Dirigente e Preposto alla pena di mesi cinque e tre di reclusione per cooperazione colposa in occasione dell’infortunio occorso ad un lavoratore che stava movimentando degli apprestamenti al di sopra del cassone di un mezzo, unitamente ad altro collega che era addetto alla movimentazione del braccio gru in dotazione al mezzo.

https://www.safetyfactory.it/2022/09/q-come-quadro-elettrico-abbecedario-del-cs/

L’origine dell’infortunio derivava da un anomalo movimento improvviso del materiale sollevato, che non era stato imbracato secondo quanto previsto dal produttore.

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