autobetoniere
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L’interno del tamburo delle autobetoniere commercializzate, sia in ambito nazionale, sia all’estero, è soggetto alla formazione di depositi di calcestruzzo, aderenti alla parete e agli organi di mescolamento interni. La formazione dei depositi è determinata dal consolidamento di residui di impasto rimasti nella botte dopo lo scarico e dalla scarsa pulizia ordinaria.

Superato un certo volume di materiale (che l’associazione americana “National Ready Mixed Concrete Association” quantifica in poco meno di 1/8 di mc di calcestruzzo), la funzionalità delle autobetoniere risulta sensibilmente compromessa.

Periodicamente, pertanto, gli operatori provvedono ad una pulizia interna del tamburo delle autobetoniere, entrandovi e frantumando i residui consolidati, tramite l’utilizzo di utensili manuali e/o meccanici.

In generale la rimozione dei residui è svolta dallo stesso addetto all’automezzo, che svolge contemporaneamente mansioni di autista e di operatore dell’autobetoniera; la pulizia interna é da considerare come una manutenzione straordinaria e come tale dovrebbe essere affidata a personale qualificato.

L’intervento comporta rischi specifici per gli addetti, tipici del lavoro effettuato in spazio confinato, con conseguenze per il lavoratore spesso tragiche.

(Allegato n. 1 al decreto n. 8991 del 22 MAGGIO 2002 – fonte Regione Lombardia)

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