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La modifica delle abitudini climatiche che ormai riguarda tutta la penisola, sconvolta da picchi meteorologici rilevanti, non può più essere accantonata come rischio da valutare soprattutto per quelle tipologie di cantiere che si svolgono all’aperto e posizionati in aree a rischio anche idrogeologico. Ma anche la presa visione in tempo di un’eventuale allerta meteo a livello locale, può consentire al DdL ed eventualmente al Coordinatore Sicurezza di porre in atto specifiche procedure a tutela dei lavoratori.

Non esistono infatti solo rischi che si materializzano a seguito di un evento meteorologico (vedi neve) ma anche quei rischi nascosti alla vista (vedi esposizione Raggi UV) che possono dare effetti anche nel medio lungo periodo.

Ricordiamo anche che questo tipo di rischio, mitigato dalla conspecolevva a priori di eventuale allerta meteo, è determinato anche in alcuni passaggi del  D.Lgs. 81/2008:

“effettua i lavori temporanei in quota soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori” (art. 111 – comma 7).

Quindi è di basilare importanza sia per il Datore di Lavoro che per i suoi delegati previsti dalla Legge, la verifica delle condizioni dei luoghi in essere prima di ogni intervento.

Analizzare i rischi che vanno ad interferire con il cantiere e (ove necessario) darne opportuna contezza all’interno del PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) è indubbiamente compito fondante del ruolo di coordinatore sicurezza.

A tale riguardo elenchiamo i collegamenti ai sistemi web di allerta meteo di ciascuna Regione in modo che il lettore, sia esso Coordinatore Sicurezza, Datore di Lavoro ma anche RLS o singolo lavoratore, possa verificare le caratteristiche generali dell’area geografica in cui il cantiere è (sarà) inserito.

 

 

 

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