scalini posapiede
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Gli scalini posapiede sono installazioni utilizzate per lavori in copertura, consentono di ripartire e sostenere il carico in maniera uniforme permettendo ad un operatore di stare in piedi o camminare in sicurezza.

UNI EN 516

La norma UNI EN 516 prescrive che la piattaforma degli scalini deve avere una dimensione minima di cm.13×13. La piattaforma deve avere sui due fianchi laterali un listello o bordo rialzato non inferiore a 2 cm., per impedire lo scivolamento dell’operatore, e deve altresì essere dotata di maniglia o fori di presa. Sono inoltre classificati in Classe 1 (installazioni che non possono essere usate quali punti di ancoraggio per DPI anticaduta) o Classe 2 (installazioni che possono essere usate quali punti di ancoraggio per DPI anticaduta).

Gli scalini posapiede consentono al lavoratore di transitare in sicurezza sulla copertura per effettuare le manutenzioni oppure di raggiungere il punto oggetto di manutenzione a partire dal punto di accesso; possono essere utilizzati per superare sbalzi, o fragilità della copertura stessa o dislivelli di quota.

Secondo la UNI EN 516 è consentita una inclinazione massima della piattaforma dello scalino di 3° in ogni direzione.

Gli scalini posapiede necessitano di una struttura portante idonea non solo alla loro installazione ma anche al carico di esercizio. Inoltre per quelli di classe 2 bisogna tener conto anche del:

ALTRE SOLUZIONI

Le possibili alternative sono:

Le verifiche dovranno valutare la conformità dell’installazione secondo le prescrizioni del fabbricante, la presenza di elementi o sistemi a marchio CE, l’integrità di ogni singolo componente prima e dopo il suo uso e dopo un lungo periodo di inutilizzo. Revisioni periodiche per verificare la resistenza del sistema di ancoraggio. Annotazioni a cura del proprietario nel manuale d’uso facente parte dell’elaborato tecnico della copertura.

Norme di riferimento

UNI EN 516

Accessori prefabbricati per coperture

INAIL

Linea guida per la scelta, l’uso e la manutenzione dei sistemi collettivi di protezione dei bordi. Novembre 2006

Bibliografia: Regione Toscana, D.G. Diritti di cittadinanza e coesione sociale, Settore Prevenzione Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro

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