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In caso di calamità e di terremoto i due apparati che si attivano immediatamente sono la struttura della Protezione Civile e le forze di Pubblica Sicurezza con prevalenza operativa dei Vigili del Fuoco, entrambe coadiuvate dai Servizi Sanitari di Emergenza. 

Vogliamo in questo approfondimento sottolineare l’aspetto operativo e tecnico di queste due strutture che in fase di emergenza subito dopo il terremoto, attivano procedure specifiche interne e di coordinamento.

In sintesi, la procedura di emenda della Protezione Civile in caso di evento calamitoso si attiva ed organizza in base alla distribuzione ed estensione dell’evento stesso sul territorio con la collaborazione di Amministrazioni Comunali, Province e Regioni.

Chiaramente eventi calamitosi come il terremoto hanno maggiore possibilità di riguardare spazi geografici maggiori e non confinati come per le frane o altri eventi idrogeologici.

L’organizzazione quindi è su più livelli amministrativi; per i Comuni è il Sindaco che assume la direzione è coordinamento dei servizi di soccorso, di assistenza ed informazione alla popolazione tramite l’allestimento del C.O.C. (Centro Operativo Comunale); se il terremoto (o altro evento calamitoso) si estende per più Comuni della medesima Provincia viene attivato nel capoluogo il C.O.M. (Centro Operativo Misto) ed il C.S.S. (Centro Coordinamento Soccorsi). Se il terremoto colpisce più Comuni di più Province della medesima Regione la stessa la Sala Operativa Unificata Regionale o la Sala Operativa Unificata Permanente (nel caso di gestione eventi legati ad incendi).

Queste strutture si coordinano con le operatività in campo da parte della Protezione Civile suddivise in base alla gestione dell’evento calamitoso.

Tra queste strutture in caso di terremoto viene sempre aperto il DI.COMA.C., struttura centrale mobile.

Passando all’impegno sul campo c’è da sottolineare l’incessante opera del Vigili del Fuoco, sia nelle fasi immediatamente successive al terremoto per il recupero delle vittime colpite, sia per le delimitazioni di situazioni di pericolo. L’impegno non finisce nell’immediato periodo, ma prosegue “silenzioso” e basilare per le operazioni immediatamente successive alla prima fase emergenza le, quando per esempio iniziano le valutazioni statiche degli edifici colpiti da terremoto.

Ogni C.O.C. richiamato prima ha un distaccamento dei Vigili del Fuoco che opera su indicazioni dei Tecnici valutatori, provvede all’assistenza ai cittadini che per ordinanza non possono più utilizzare le unità abitative ed a mettere in sicurezza le strutture che necessitano di consolidamento.

A tale riguardo è disponibile nell’area download dell’articolo il documento VADEMECUM – STOP: SCHEDE TECNICHE DELLE OPERE PROVVISIONALI PER LA MESSA IN SICUREZZA POST-SISMA DA PARTE DEI VIGILI DEL FUOCO

in cui si evidenziano le procedure e metodi che vengono utilizzati per la corretta valutazione è messa in sicurezza del patrimonio inagibile o parzialmente inagibile.

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F.to Redazione Tecnica